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  Manito Geesohns   Una favoletta criptozoologica   Parecchi secoli fa un re divise le sue terre tra i figli. Al più anziano e saggio venne concesso un vasto e remoto deserto. Un giorno, non sapendo come sfruttarlo, chiamò alcuni sapienti della sua corte e disse loro: “Andate ed esplorate ogni angolo del mio regno, tra due mesi tornerete e mi riferirete cosa avrete trovato.” Due giorni dopo una lunga carovana si mise in marcia uscendo dalle porte del palazzo. Era composta sia dai saggi che da guerrieri per difenderli e da servitori che si sarebbero occupati dell’accampamento. Cercavano luoghi verdi da coltivare ma speravano di trovare anche miniere d’oro e d’argento, che sapevano trovarsi in abbondanza in altre località desertiche, cave di sale e forse anche di zaffiri. Era comunque un’impresa ardua perché le proprietà del re comprendevano una vastissima distesa brulla, cosparsa di sassi, abitata solo da cavallette e avvoltoi. La circondavano alte e spoglie mont...
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  Amici, vici ni e coinquilini   - “Historia Naturae” di un giardino padano   DUE PAROLE D’INTRODUZIONE   Dal 2014 ho la fortuna di vivere in una casa, con annesso piccolo giardino di circa 100 metri quadri, presso un piccolo centro abitato disperso nella pianura emiliana – un paesino di 5.000 abitanti o anche meno. Risiedo esattamente sul limitare del paese e in un certo senso la mia casa segna il confine tra due ambienti ben diversi tra loro. Se guardo dalla finestra della cucina vedo un paesaggio fatto di tetti bassi in coppi che prosegue fino al piccolo centro storico con i suoi alti campanili. Se invece guardo dalla finestra del mio studio vedo solo campi coltivati dove, a seconda degli anni, si produce erba medica, mais, sorgo o girasoli. Due ambienti artificiali ma non troppo compromessi che permettono un flusso costante di animali e altri organismi attraverso Il giardino. Alcuni di loro vi si fermano in cerca di cibo, riparo, partner riprodu...
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  IL LATO UMANO DELLE AREE PROTETTE L’espressione “Parco Naturale” evoca paesaggi selvaggi dove la presenza umana è ridotta a vaghe tracce e una Natura incontaminata regna ovunque. Luoghi come le pianure africane o le foreste degli Stati Uniti nord-occidentali per fare qualche esempio. In gran parte d’Italia, comprensibilmente, la realtà dei Parchi Naturali è leggermente diversa e il passaggio tra ambienti naturali e artificiali è per forza di cose ben più sfumato: il nostro paese è stato per millenni la patria di diverse civiltà che lo hanno modificato e coltivato, hanno introdotto nuove specie vegetali, modellato il territorio secondo le loro esigenze e stravolto le presenze faunistiche originarie. Scindere l’aspetto naturale e quello umano in Italia sarebbe impossibile e forse anche scorretto dal punto di vista naturalistico. Anche siti apparentemente integri sono spesso di origine antropica; non è difficile, ad esempio, passeggiare in un bosco o lungo le sponde di un habita...
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COME PREPARO E CONSERVO I MIEI FRANCOBOLLI A TEMA NATURALISTICO Preparare francobolli è un’abilità semplice da acquisire e mettere in pratica e può rivelarsi interessante per un naturalista. E’ un peccato infatti, ricevendo una busta o una cartolina con un francobollo che risveglia il nostro interesse, non saperlo conservare nel migliore dei modi. Una raccolta filatelica a tema naturalistico può esser una collezione in linea con le proprie passioni  da aggiungere a quelle più usuali per chi si interessa di scienze. Gli strumenti da usare sono pochi e facilmente reperibili: Forbici Pinzette Bacinella Panno poroso L’unico materiale di consumo è l’acqua   In realtà la cosa più difficile è proprio trovarsi tra le mani un qualche francobollo di interesse naturalistico. Per questa dimostrazione useremo ad esempio dei francobolli che avevo in casa e mi ero dimenticato di sistemare. Provengono da alcune buste giunte negli anni passati dall’Uganda e rappresen...