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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011
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I giardini siciliani, persino quelli più piccoli, sono luoghi carichi di meraviglia. Euphorbie tanto grandi che le tortore vi si riparano dal caldo crescono accanto ad alte piante di yucca come solo in Uganda mi era capitato di ammirare. Splendidi ulivi ricordano che ci troviamo in un ambiente mediterraneo mentre slanciati pioppi cipressini richiamano immediatamente le rive ombrose del Po e le rose tea riportano alla memoria i roseti dei giardini inglesi. Le cycas infine, sparse un po’ ovunque, fanno letteralmente viaggiare nel tempo, ricordando quella che era la vegetazione di ere passate. Ma il vero fascino arso della Sicilia è racchiuso nel silenzio di quegli orti circondati da muri alti ruvidi ed incrostati di chiocciole che si nascondono pudichi dietro le case. Un albero di limoni carico di grossi frutti segna l’ingresso squadrato ad uno di questi micro mondi silenziosamente poetici, fatti di terra bruciata dal sole e coltivati a melanzane, pomodori e zucche, con magari un albere...